La memoria rende liberi. Questo il leitmotiv che ha accompagnato le attività programmate per la Giornata della Memoria nelle Scuole dell’Infanzia dell’IC Rovigo1 e coadiuvate dalla maestra Ludovica.

Attraverso le parole – delicate se pure incisive – della poesia “Promemoria” di Gianni Rodari, i bambini delle scuole “Pinocchio”, “Marchi”, “S. Antonio” e di Buso hanno potuto interiorizzare l’importanza di ricordare le cose che non si devono fare mai «né di giorno né di notte, né per mare e né per terra, per esempio la guerra».

Un percorso adatto all’infanzia, che ha visto i bambini vivere diversi momenti: dall’ascolto della storia, all’interpretare con la mimica la canzone, a colorare la bandiera della pace.

Si ritiene, infatti, indispensabile sensibilizzare alla Giornata della Memoria a partire dall’infanzia, in modo che i bambini crescano consapevoli che la “memoria” del passato ci aiuta a costruire un mondo migliore per tutti. Altrimenti rischiamo di fare come i pesciolini rossi – ha spiegato maestra Ludovica – che muoiono per la pancia troppo piena perché dimenticano, dopo un secondo, che hanno appena mangiato e perciò mangiano di nuovo. Un esempio semplice, ma incalzante per i bambini di questa età, infatti, molti di loro hanno raccontato di aver vissuto questa esperienza con un pesciolino.

Per non “dimenticare” di ricordare ed estendere il messaggio alle famiglie, ogni bambino ha realizzando una farfalla-spilla da appuntare al proprio maglioncino, all’altezza del cuore.

A dimostrazione che anche ai più piccoli si può parlare di tutto, basta usare il linguaggio giusto come insegna Janusz Korczak: «è faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: perché bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inchinarsi, curvarsi, farsi piccoli. Ora avete torto. Non è questo che più stanca. È piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi fino all’altezza dei loro sentimenti. Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi».

(Nelle immagini il disco arancione  e il disco rosso del “Marchi”).